«Bisogna essere forti per essere fieri di sé stessi e accettarsi anche se si sa di avere qualcosa che ci rende diversi da tutti gli altri…»
“Golden boy” (2013) di Abigail Tarttelin è forse uno dei romanzi più intensi degli ultimi anni, in cui si racconta il delicato tema dell’intersessualità. L’intersessuale, per definizione, è una persona che nasce con la compresenza (parziale o totale) dei cromosomi, dei caratteri sessuali secondari e di entrambi gli organi genitali maschili e femminili.
E Max Walker, il protagonista di questo romanzo, sa di essere speciale. Max è differente. Max è “intersex”. Max è il figlio che tutti i genitori vorrebbero avere, un vero Golden Boy. È bello e intelligente, campione negli sport, un amico perfetto e un fratello gentile, un vero rubacuori adorato a scuola.
Karen, la madre, è invece un avvocato di grido determinata a mantenere la facciata di naturale eccellenza che ha costruito negli anni. Ora che i suoi figli stanno diventando grandi, però, Karen sta perdendo il controllo su di loro: e inizia a temere che quella facciata possa sgretolarsi. Ad aumentare la tensione, suo marito Steve ha deciso di candidarsi alle elezioni e i riflettori di tutti i media nazionali sono puntati sulla loro casa, dove i Walker hanno un segreto da nascondere: proprio quel Golden Boy di cui sono tanto fieri. Accettarsi non è facile e la vita di tutti rischia di venire sconvolta quando Hunter, il migliore amico di Max, gli rivela l’amore che prova per lui. Max affonda sempre più dentro di sé, sconvolgendo il suo io, le sue certezze, la sua stessa vita, entrando in contatto con quella parte di sé che aveva sempre negato.
A cura di Luca Azzolini
Organizzatore della Rassegna letteraria di Mantova Pride