In merito ad alcune osservazioni emerse, desideriamo specificare che per quanto riguarda i contributi erogati dal Comune di Mantova essi rappresentano una parte, non la totalità del necessario per coprire le spese sostenute per il Mantova Pride, il restante della cifra totale è stato coperto raccogliendo fondi in altre modalità che verranno accuratamente descritte nel bilancio che faremo. Tali spese sono state affrontate con precisione e metodo, e chi insinua vi sia mancanza di copertura sta semplicemente cercando una polemica che non ha nulla a che vedere con la realtà. Peraltro, la disinformazione in merito alla raccolta fondi dimostra scorrettezza nei confronti di aziende, commercianti ed esercenti che hanno liberamente donato in favore del Mantova Pride.
Per quanto riguarda le polemiche che additano il Pride come un evento non culturale, ricordiamo che come più volte ribadito , la parata è stata preceduta da più di venti eventi che si sono susseguiti fra presentazioni di libri, momenti di formazione per specialisti, mostre, rassegna cinematografica, tavole rotonde con ospiti illustri. Anche in questo caso sarà nostra cura preparare un bilancio sociale che indicherà punto per punto cosa è stato fatto e le tematiche affrontate.
Gli eventi hanno toccato la profonda cultura di una comunità presente e pulsante sul territorio mantovano e nazionale.
In merito alle dichiarazioni lette rispetto all'eticità del Pride e del come si è svolto, ricordiamo a tutti e tutte che il pride è un momento di rivendicazione del proprio essere. Legarsi continuamente ad un'immagine stereotipata di questa manifestazione, continuando a parlare di noi come di pagliacci, continua a cavalcare l'onda di inesattezze e stereotipi che in questi mesi abbiamo cercato di scardinare. Comprendiamo il desiderio di sfruttare politicamente la vicenda cercando un qualche ritorno d'immagine, ma dimostrare di essere disinformati e in malafede non giova al dibattito e nemmeno alla verità.